“Storie di vita, storie di Santi. La devozione del popolo materano attraverso le immagini religiose”, allestita nei locali attigui alla Storica Casa Grotta di Vico Solitario. L’esposizione resterà aperta per tutto il periodo estivo. Ingresso gratuito per i residenti di Matera e per i possessori del biglietto d’ingresso al presidio museale.
Sarà inaugurata sabato, 21 giugno 2025 – alle ore 18:00 la mostra dal titolo “Storie di vita, storie di Santi. La devozione del popolo materano attraverso le immagini religiose”, organizzata dall’Associazione Culturale Gruppo Teatro Matera e allestita negli ambienti adiacenti alla Storica Casa Grotta di Vico Solitario, nei Sassi di Matera.
La mostra è curata da Enrico Anecchino con la collaborazione di Raffaella Anecchino, Don Pasquale Giordano, Pasqua Laperchia, Giovanni Lorusso, Antonella D’Auria. L’esposizione è costituita da illustrazioni appartenute agli abitanti degli antichi Rioni Sassi, donate dagli stessi all’associazione promotrice, negli anni successivi all’esodo disposto dalla legge n. 619/52 promulgata il 17 maggio 1952 su iniziativa di De Gasperi e Colombo, per il risanamento dei Sassi e lo sfollamento degli abitanti.
Le immagini esposte sono stampe a colori e in bianco e nero, risalenti ai primi del Novecento, raffiguranti la Madonna o i Santi cui le famiglie si affidavano per la protezione della casa, della famiglia, degli animali e del raccolto; infatti, agli inizi del secolo scorso, numerose erano le incognite che pendevano sull’incolumità delle persone care e sui beni più in generale: in primo luogo le malattie e gli eventi atmosferici avversi.
“La presentazione intende narrare la testimonianza della fede da parte dei materani” – racconta Raffaella Anecchino, manager della Casa Grotta. “Non si tratta di opere d’arte propriamente dette, ma piuttosto di icone di rilevante importanza dal punto di vista antropologico culturale e sociale, alle quali le famiglie affidavano con la preghiera il mantenimento delle condizioni di vita correnti, precarie per definizione, ma anche la speranza di un futuro migliore”.
“Queste riproduzioni originali di immagini sacre sono tanto importanti quanto comuni: il valore simbolico del ruolo assolto nelle case grotta dei Rioni Sassi costituisce un presidio irrinunciabile della cristianità della speranza, quale virtù teologale profondamente radicata.” – precisa Raffaella Anecchino. “Con la visita, tanti visitatori ritroveranno effigi molto familiari, in grado di rievocare le antiche memorie e ristrutturare la storia narrata della propria famiglia. L’accesso alla mostra è gratuito per tutti i residenti di Matera e per i visitatori già in possesso del biglietto della Casa Grotta.”
La mostra ha ricevuto il patrocinio della Regione Basilicata, del Comune di Matera, e dell’Università degli Studi della Basilicata – Unibas. Durante l’inaugurazione, sono previsti gli interventi – oltre che di Enrico e Raffaella Anecchino – delle antropologhe Unibas Antonella D’Auria e Vita Santoro, di Ferdinando Mirizzi (Antropologo e Professore Ordinario di Discipline Demoetnoantropologiche Unibas), e dell’architetto e urbanista Lorenzo Rota. Seguirà un rinfresco.
L’esposizione resterà aperta fino al 21 settembre 2025, con gli stessi orari della Casa Grotta.